La scorsa settimana abbiamo parlato dell’Insufficienza Renale Cronica (CKD) e abbiamo visto l’importanza che il rene svolge per mantenere equilibrato il sistema fisiologico animale.
Oggi vediamo un'altra patologia urologica molto comune, l’UTI, una patologia infettiva che interessa le basse vie urinarie cioè uretra, uretere e vescica. Le malattie infettive urinarie sono state riscontrate più frequentemente in cani anziani sopra i 7-8 anni di età e nelle femmine sterilizzate, mentre nei gatti l’incidenza è molto più bassa.
L’acronimo UTI sta appunto per Urinary Tract Infection o Infezione del tratto urinario ed indica una serie di infezioni causate dalla proliferazione di batteri nell’uretra e nella vescica animale. Il batterio più comune che causa questa infezione è l’Escherichia coli, seguito da Staphylococcus, Proteus, Klebsiella, Enterococcus e Streptococcus spp.
Un’ infezione del tratto urinario insorge in seguito a contaminazione batterica. Infatti la vicinanza anatomica tra l’apparato genitale e l’apparato escretore fa sì che questi batteri risalgano il l’uretra e raggiungano la vescica; qui riescono a crescere e moltiplicarsi a tal punto da causare queste gravi infezioni. L’UTI può essere anche la conseguenza di situazioni variabili che possono dipendere da un’alterazione delle difese immunitarie individuali o da un’alterazione della normale minzione, ma può essere anche causata da altre malattie concomitanti come i calcoli alle vie urinarie o il diabete mellito.
Come accade per l’Insufficienza renale, molti animali affetti da infezioni del tratto urinario manifestano sintomi che vengono spesso scambiati dal proprietario per disordini comportamentali o alimentari. Quindi per identificare le molte infezioni delle vie urinarie, il proprietario deve affidarsi al veterinario.
Anche in questo caso possiamo indicare una serie di sintomi che possono aiutare a riconoscerne la presenza:
Come tutte le infezioni batterie anche queste infezioni diventano più difficili da trattare con il passare del tempo e possono diventare croniche; il rischio quindi è che la proliferazione batterica possa riuscire a danneggiare l’epitelio interno di uretra e vescica.
Quando il nostro amico a quattro zampe cerca di attirare la nostra attenzione perché vuole uscire anche se appena tornato dalla passeggiata, oppure utilizza la lettiera più spesso o fa pipì sul pavimento e si lamenta, dobbiamo correre ai ripari ed effettuare subito una visita dal veterinario.
Una generica terapia prevede che vengano utilizzati:
Infine ancora una volta, un’ottima strategia preventiva per evitare l’insorgenza di una malattia infettiva urologica è la corretta alimentazione. Infatti alimenti secchi con alta concentrazione di proteine e cereali, additivi e conservanti riversano nell’organismo una grande quantità di tossine, che hanno effetti negativi sul processo metabolico e sulle funzioni del tratto urinario.