L’associazione Archipet di Genova ha mostrato quanto questo sia vero portando avanti due interessanti progetti.
Il primo si è svolto all’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova dove la presenza dei quattrozampe è stata messa a disposizione dei passeggeri timorosi di volare con lo scopo i ridurre la loro ansia. L’iniziativa ha riscosso un notevole successo e tanti passeggeri sono riusciti a salire in aereo molto più tranqulli rispetto al passato.
La seconda straordinaria iniziativa vede come protagonisti soprattutto i bambini e una paura per loro classica, quella del dentista.
L’odontofobia è una realtà riconosciuta dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità e in Italia può interessare fino al 20% dei bambini che necessitano di cure dentistiche. Alcuni bambini sono talmente spaventati da non consentire al medico neanche di visionare la bocca e questo chiaramente si ripercuote in maniera negativa sulla loro salute.
Il progetto ha visto protagonista la cagnolina Lea, una Golden Retriever di 3 anni, che ha accolto i piccoli pazienti nella sala d’attesa dell’ ambulatorio e si è fatta da loro coccolare e “ visitare”. La cagnolina ha poi accompagnato i bambini fino alla poltrona del dentista e si è fatta accarezzare durante la visita. I risultati sono stati ottimi e subito evidenti sia al personale sanitario che ai genitori: i bambini sono apparsi più tranquilli e collaborativi rendendo possibili visite e cure odontoiatriche.
Lea, già stata ben addestrata, è stata comunque preparata alla nuova esperienza: nei giorni precedenti è stata portata nello studio dentistico perchè potesse abituarsi a rumori ed odori nuovi. Per non sovraccaricare l’animale, inoltre, è stato messo anche un limite di tempo al suo lavoro giornaliero: non più di un’ora. E’ perciò ben evidente come il progetto tenga conto sia del benessere dei bambini sia di quello degli animali così da ottimizzare i risultati e ridurre al minimo lo stress da entrambe le parti.
Il progetto è anche pienamente valido dal punto di vista igienico-sanitario: alcune esperienze simili condotte all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e a Grosseto hanno evidenziato che non ci sono pericoli di infezione. Se poi si ha l’accortezza di programmare le sedute per il venerdì risulta anche più semplice la sanificazione dell’ambulatorio sfruttando la pausa del week-end.
Da quanto raccontato fin’ora emerge chiaramente l’indiscussa efficacia della Pet Therapy. Questa nuova terapia, che vede protagonisti non solo i cani ma anche i gatti, cavalli, furetti, può essere applicata sia in caso di pazienti affetti da patologia (autismo, anoressia, bulimia) sia in caso di persone semplicemente spaventate o poco collaborative, con l’obbiettivo di ridurre l’ansia ed aiutarli ad affrontare al meglio situazioni che generano timore.